Il fiore che in dialetto siciliano viene chiamato (“U vastuni do Patriarca” letteralmente “Il bastone del Patriarca”, ossia San Giuseppe) è un fiore tipico delle campagne siciliane che cresce durante il periodo di fine inverno e inizio primavera e fiorisce nel mese di marzo. E’ molto simile al delphinium ma è di colore rosa con varie sfumature, a differenza di questi cresce spontaneamente. La leggenda vuole che il suo nome sia legato al fidanzamento della Madonna con San Giuseppe. Quando infatti la giovane Maria fu presentata al tempio per essere chiesta in moglie, i suoi pretendenti erano molti e lei, non sapendo operare una scelta e confidando nel fatto che Dio l’avrebbe guidata verso la persona giusta, chiese che fosse distribuito un bastone per ciascuno dei suoi pretendenti e che avrebbe sposato solo colui il quale avesse trovato l’indomani il suo fiorito. Il prodigio si verificò per San Giuseppe, che quindi fu scelto da Dio come sposo di Maria. Nell’area iblea questo fiore viene offerto e benedetto il 19 Marzo, insieme a un pane lavorato artigianalmente che ne rievoca la forma. siciliano viene chiamato “U vastuni do Patriarca” letteralmente “Il bastone del Patriarca”, ossia San Giuseppe) è un fiore tipico delle campagne siciliane che cresce durante il periodo di fine inverno e inizio primavera e fiorisce nel mese di marzo. E’ molto simile al delphinium ma è di colore rosa con varie sfumature, a differenza di questi cresce spontaneamente. La leggenda vuole che il suo nome sia legato al fidanzamento della Madonna con San Giuseppe. Quando infatti la giovane Maria fu presentata al tempio per essere chiesta in moglie ,i suoi pretendenti erano molti e lei, non sapendo operare una scelta e confidando nel fatto che Dio l’avrebbe guidata verso la persona giusta, chiese che fosse distribuito un bastone per ciascuno dei suoi pretendenti e che avrebbe sposato solo colui il quale avesse trovato l’indomani il suo fiorito. Il prodigio si verificò per San Giuseppe, che quindi fu scelto da Dio come sposo di Maria. Nell’area iblea questo fiore viene offerto e benedetto il 19 Marzo, insieme a un pane lavorato artigianalmente che ne rievoca la forma.
Di Antonella Maggiore – 30 Novembre, 2018