Dire Pane cunzato e pensare immediatamente alla Sicilia. Un’Isola fatta di colori, profumi e sopratutto di sapori.
Chi non conosce il Pane cunzato cari miei, non sa cosa si è perso. Il pane cunzato è una prelibatezza senza eguali e non può assolutamente mancare tra le tappe culinarie di ogni turista.
Nel trapanese troverete un pò dappertutto bar e panifici che vendono pane cunzato, ma quello originale è uno e uno solo: quello dell’antico forno di Scopello. Scopello è una piccola frazione di Castellammare del Golfo in provincia di Trapani, a pochi km dalla Riserva Naturale dello Zingaro. Visitare questa parte di Sicilia è sicuramente una delle cose che non possono mancare nel carnet del viaggiatore attento. Inutile girare e vedere spiagge lontane se prima non si ha visto e “assaggiato” i sapori della Sicilia.
La Storia
In origine era considerato il pane dei poveri, detto anche “pane della disgrazia”. Facile capirne il motivo: ingredienti poveri come ripieno, economici e facili da reperire, spesso prodotti direttamente in famiglia. In campagna il pane cunzato veniva realizzato dalle mogli, che con le loro mani lo farcivano con olive, olio di oliva, formaggio, pomodoro, origano. I più fortunati che stavano vicino al mare, lo arricchivano con l’aggiunta di sarde o acciughe sotto sale, per dare maggiore sapi
Il pani cunzatu, come si dice in dialetto, era con pane fatto con pasta madre che gli permetteva di durare nel tempo. Dopo una settimana dalla produzone, il pane era ancora buono ma leggermente asciugato, ecco allora i succosi pomodori che lo ammorbidivano al punto giusto. I contadini mettevano sarde e caciocavallo.
Nell’epoca dello street food ad ogni costo, quello che era considerato povero oggi è di moda. Il gusto dei sapori semplici di una terra che la rendono immediatamente riconoscibile.
Il Pane cunzato ha il profumo di Sicilia
Il pane cunzato ha il profumo della Sicilia. È Sicilia. I turisti prima di andare sulla famosa spiaggia di Scopello si fermano all’antico forno, lo prendono e se lo portano via. Sulla sabbia, davanti al mare sarà ancora più gustoso: acciughe, primo sale, rossi pomodori secchi e morbido pane cotto a legna, possibilmente appena sfornato.
L’antico forno è un posto un pò spartano dove un’intera famiglia, da anni, serve dell’ottimo pane cunzato ai clienti. Lì il pane viene sfornato continuamente e condito al momento, cercando sempre di accontentare i gusti di tutti. Preso il tutto, in alternativa alla spiaggia vicina dei Faraglioni con vista sulla tonnara e piedi a mollo, è possibile accomodarsi nei tavolini proprio di fronte il forno, collocati all’interno di un piccolo giardino all’ombra di meravigliosi alberi di fico, che ricordano un’epoca che non c’è più.
Non disperate, aldilà dell’originale di Scopello, oggi è possibile trovare il pane cunzato un po’ da tutte le parti dell’Isola. A Catania come a Salina alle Eolie. Nonostante ognuno abbia la propria ricetta e sperro spesso purtroppo sia fatto con pane di origine industriale, rimane comunque una delle pietanze più tradizionali.
Inutile negare che, come in ogni cosa, non tutte le imitazioni tengono davvero fede all’originale, ma possiamo affermare con certezza il pane cunzato, indipendentemente da dove venga gustato, è buono in tutta la Sicilia.