Il Nerello Mascalese è un vitigno autoctono della Sicilia, principalmente coltivato nelle zone orientali dell’Etna e nella zona di Messina. La sua storia risale a parecchi secoli fa e si lega strettamente alla tradizione vitivinicola dell’isola.
L’origine precisa del Nerello Mascalese non è completamente chiara, ma si ritiene che le sue origini siano antiche. Secondo molti studiosi, questo vitigno giunse in Italia con la colonizzazione greca, attorno all’VIII-VII secolo a.C. Probabilmente passò prima dalla Calabria per poi giungere in Sicilia. Fu solo in epoca romana che iniziò ad essere coltivato sui terreni alle pendici dell’Etna. Il suo estremo adattamento al terroir vulcanico e il legame indissolubile che ha sviluppato nel tempo hanno fatto sì che venisse considerato un vitigno autoctono della zona dell’Etna, anche se la sua origine è tutt’altro che certa.
Il suo nome potrebbe derivare dalla città di Mascali, situata nella provincia di Catania, nelle vicinanze dell’Etna. Il termine Nerello rimanda al colore degli acini delle uve che, contrariamente a quanto si pensi non è così scuro, bensì facilmente distinguibile per la sua buccia color blu chiaro. Mascalese si riferisce invece alla Piana di Mascali, un comune in provincia di Catania, nella Sicilia Orientale. Il Nerello Mascalese è noto per la sua capacità di adattarsi al terreno vulcanico dell’Etna e alle condizioni climatiche uniche della regione. Il carattere vulcanico dei terreni rende l’area di Mascali molto fertile e perfetta per la coltivazione del vitigno. Una delle sue caratteristiche principali è la tendenza a maturare tardivamente, intorno alla seconda decade di ottobre.
Il Nerello Mascalese è il vitigno principe di diverse Denominazioni siciliane. Nel 1968, con il suo definitivo riconoscimento, è ufficialmente entrato nella produzione dell’Etna DOC per le tipologie rosso, rosato e spumante. In particolare, i vini Etna Rosso ed Etna Rosato devono essere ottenuti da uve Nerello Mascalese per almeno l’80%, mentre per la versione Etna Spumante la percentuale scende al 60%. Questo vitigno, spesso associato ai vini rossi dell’Etna, regala quindi vini dal profilo aromatico complesso e struttura elegante.
Nel corso degli anni, i viticoltori siciliani hanno riscoperto e rivalutato il Nerello Mascalese, dimostrando il suo grande potenziale nella produzione di vini di alta qualità. Oggi, i vini prodotti da Nerello Mascalese sono ampiamente apprezzati sia in Italia che a livello internazionale. Questo vitigno contribuisce a creare vini rossi distintivi e caratteristici, noti per la loro complessità, eleganza e capacità di invecchiamento.
La storia del Nerello Mascalese rappresenta una parte importante del patrimonio enologico siciliano, evidenziando l’unicità dei vitigni autoctoni e la loro capacità di esprimere il territorio e le tradizioni locali.