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Savoca è un piccolo borgo medievale di circa 1700 abitanti, sito nella provincia di Messina.

Diventata famosa in quanto location d’eccellenza per il film “Il Padrino” di Coppola, in realtà offre moltissime altre attrazioni da visitare. Partiamo innanzitutto dalla denominazione: essa deriva da “Savucu”, cioè sambuco: la pianta che ne caratterizza il bellissimo paesaggio. Quel paesaggio rurale, ricco di frutteti e vigneti che la fece soprannominare “paese dalle sette facce” da Leonardo Sciascia. Il motivo risiedeva nella costanza di tipologia di paesaggio che si ammirava, da ogni direzione possibile.

Quando si entra in paese la prima cosa che si può vedere è un bellissimo palazzo settecentesco, Palazzo Trimarchi, proprio in Piazza Fossìa. Tutto in stile neoclassico siciliano, venne ristrutturato nel 1773.

Per gli amanti della saga di Coppola, stiamo parlando proprio dell’edificio in cui venne affissa l’insegna del bar Vitelli, quel del famoso dialogo tra Michael e il futuro suocero. I turisti restano particolarmente affascinati dai luoghi che ripercorrono i momenti seduti al tavolo del protagonista.

Le Chiese e il Convento

Michael Corleone e la figlia del Padrino si sposarono proprio nella Chiesa di San Nicolò, una chiesa barocca ricchissima di marmi policromi e tre navate.

Eppure, la chiesa “madre” è quella di Santa Maria in Cielo Assunta, che dal lontano 1910 fa parte del Monumento Nazionale Italiano, e al quale interno esiste ancora una cripta sotterranea. Durante la reggenza di Ruggero II questa chiesa venne edificata su una preesistente struttura: parliamo del lontanissimo 1130.

La Chiesa di San Michele, come le altre, è ricca di affreschi pregiati e tombe “particolari”. Si dice infatti che probabilmente appartengano ai bimbi non battezzati, poi separati dagli altri.

La Chiesa del Calvario venne eretta sull’omonimo colle, in posizione panoramica. Qui su, già nell’anno 1000, esisteva un eremo in cui alcuni monaci basiliani vivevano prima dei gesuiti. Furono questi ultimi che nel 1735 fecero restaurare la chiesa ormai in decadenza. Durante questo periodo decisero anche di dedicarla alla Beata Vergine dei Sette Dolori e della Santa Croce.

Infine, il Convento dei Cappuccini, vero e proprio punto di partenza della Via Crucis, nel quale esiste una cripta contenente dei corpi mummificati.

Il Castello di Pentefur

Il Castello di Pentefur possiede una forma trapezoidale. Secondo un’antica leggenda medievale, venne edificato dai leggendari e misteriosi Pentefur: cinque ladroni evasi dal carcere di Taormina che lì stabilirono il loro nascondiglio dal quale condurre scorrerie per le contrade vicine.
Oggi è in rovina, sono rimaste solo alcune parti della cinta muraria già iniziata a degradarsi nel Settecento.

Tra gli ulteriori monumenti da visitare a Savoca ci sono: la Porta della Città normanna risalente al XII secolo, un arco a sesto acuto di pietra arenaria, la Bifora, unaa costruzione medievale in stile gotico-spagnolo sottoposta al vincolo di tutela architettonica, l’antico carcere, le rovine della Sinagoga e in ultimo il Museo Storico Etno-antropologico.

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  • Selenia Torrisi
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