Nella Valle del Belìce sorgeva, fino al 14 gennaio 1968, una ridente cittadina di nome Poggioreale.
La prima scossa di terremoto si fece sentire alle 13:28 e ad essa ne susseguirono altre quattro. Ogni volta che se ne presenta una, é sempre peggiore della precedente. Poggioreale viene letteralmente cancellata nell’arco di sole 14 ore.
Persero la vita quasi trecento persone, tra chi non aveva voluto lasciare la propria casa per dormire al gelo e chi stava correndo per strada per allontanarsi mentre la città implodeva su se stessa. Gli sfollati (in totale) furono circa 90.000 mila.
Dal 14 Gennaio al 1 Settembre dello stesso anno, si registrarono 345 scosse di magnitudo superiore a 3.
I soccorritori racconteranno poi di aver trovato le strade risucchiate dalla terra, con uno scenario molto simile ad un post bomba atomica.
Gli sfollati vissero per mesi e mesi in delle tendopoli, ma nelle baraccopoli ancora di più: le ultime 250 baracche in eternit vennero smantellate nel 2006!
L’ingresso a Poggioreale “vecchia” (la nuova città venne ricostruita altrove in quanto molto meno dispendioso) é interdetto dal 1982 per ovvi motivi di sicurezza, anche se é possibile visitare i Ruderi grazie ad un’associazione che ne permette l’accesso con gli elmetti in testa.
Settembre, 2023
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August 26,2019
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