La latomia dei cappuccini aveva originaria funzione di cava per l’estrazione della pietra e fornendo per secoli il materiale da costruzione alla città di Siracusa. Essa rappresenta una delle testimonianze più particolari della sua storia millenaria.
Grazie alla sua profondità e alla folta vegetazione che la rendeva difficilmente raggiungibile, fu durante l’epoca dei grandi tiranni una vera e propria prigione di guerra, prima di venir poi trasformata in un luogo di culto. Sono tutt’oggi, infatti, visibili numerose grotte e ipogei funerari che testimoniano la vita di questo luogo anche come necropoli pagana e cimitero cristiano. lo storico e archeologo Giuseppe Maria Capodieci, a metà del XIX secolo raccontava del dono della latomia fatto dall’Università di Siracusa ai Frati cappuccini, i quali costruirono un convento-fortezza e al suo interno un orto particolarmente vasto e rigoglioso, non tanto per rarità di specie, ma per la capacità di estensione apicale della vegetazione alla ricerca della luce del sole (parliamo di circa 20-30 metri di altezza). Nel 1866 la proprietà divenne proprietà demaniale a seguito della legge sulla confisca dei beni ecclesiastici.
Al centro di questo immenso parco naturale, oltre a pozzi e cisterne si incontrano due grandi piloni di roccia, uno in particolare con la curiosa forma di testa di coccodrillo dalle mandibole spalancate.
Questo spazio suggestivo è stato inoltre denominato “Teatro della Verdura” fino agli anni ’70, quando lungo i suoi spazi si solevano trascorrere serate d’intrattenimento in cui gli attori che venivano a Siracusa per le performances al Teatro Greco erano soliti dedicare altrettanto spazio a rappresentazioni al Teatro della Latomia.
Dicembre, 2023
sabato
August 26,2019
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