La Torre di Federico II, risale all’età medievale. Non è certa ma si pensa che la sua costruzione sia merito di Federico II di Hohenstaufen, imperatore svevo che ne decise la costruzione all’inizio del XIII secolo.
Situata su di una collinetta al centro di Enna presenta un aspetto misterioso. Il mistero che circonda la Torre ennese riguarda i punti cardinali geografici e le principali ricorrenze astronomiche stagionali, i solstizi e gli equinozi: è come una monumentale “rosa dei venti”, una bussola al centro della Sicilia.
Essa è suddivisa in tre livelli (pian terreno, più due piani) e l’altezza complessiva risulta di 27 metri e 30. Anche se l’aspetto esterno della torre appare molto essenziale e spartano, soltanto due delle otto facce sono cieche, mentre tutte le altre presentano finestre o feritoie che ne tradiscono la funzione anche e soprattutto militare. Lo stile architettonico è gotico specialmente all’interno della costruzione. I primi due livelli sono ricoperti da un tetto “ad ombrello” e al di sotto del pavimento del pian terreno, ricoperto da una moderna copertura di vetro, è possibile vedere un’antica cisterna ancora inesplorata. Si accede ai piani superiori tramite 98 gradini di una scala a chiocciola. Nelle giornate più chiare è possibile scorgere ad occhio nudo i tre mari siciliani (Mediterraneo, Jonio, Tirreno) oltre naturalmente all’Etna ed agli altri rilievi principali, e secondo una tradizione, proprio dall’alto di questa Torre sarebbe stato progettato l’intero sistema amministrativo e viario dell’intera Sicilia.
Ma sono due gli enigmi che riguardano questo monumento; il primo è come facevano i geografi a stabilire con un “errore” di poche centinaia di metri il centro dell’isola più del Mediterraneo? Il secondo riguarda la forma della Torre e delle cinta muraria che la circondavano. In Puglia, oltre al famosissimo Castel del Monte, esiste una torre simile anche nella Chiesa di San Michele del Gargano. Tuttavia dal punto di vista strettamente strategico e militare, riuscire a difendere dagli assalti una torre di forma ottagonale era un po’ più difficile rispetto ad una perfettamente cilindrica, poiché nel primo caso gli angoli potevano togliere un certo margine di visuale agli arcieri, specie se tiravano dalle feritoie, mentre nel secondo caso la “linea di tiro” era letteralmente “a tutto tondo”.
Proprio in quegli stessi anni in cui venne edificata la Torre di Enna, altri castelli in Sicilia venivano costruiti con torri perfettamente cilindriche, come ad esempio quelle del Castello Ursino a Catania, motivo per cui non sarebbe stato difficile dagli architetti esperti progettare anche ad Enna una torre circolare ammesso che le uniche finalità fossero state quelle militari e difensive. Evidentemente altri motivi, forse più importanti, fecero optare per un’architettura ottagonale, anche a costo di penalizzare, perlomeno in teoria, le priorità strategiche.
Settembre, 2023
venerdì
August 26,2019
Awesome Job!
We have received your appointment and will send you a confirmation to your provided email upon approval.