L’Isola di Mozia grazie alla sua posizione ha sempre rappresentato un posto strategico per gli scambi. I primi a capirlo e a trarne vantaggio furono proprio i fenici che giunsero nell’VIII secolo A.C e ne fecero una fortezza inespugnabile contro greci e cartaginesi.
Fu Dionisio il Vecchio di Siracusa il primo a riuscirci, nel 397 A.C.
Durante la dominazione normanna dell’XI secolo D.C. l’isola venne data in regalo all’Abbazia di Santa Maria della Grotta di Marsala, i cui monaci la rinominarono a San Pantaleo (il fondatore del proprio ordine).
Dopo cinque secoli furono i gesuiti ad abitarla, finché divenne feudo del notaio Rosario Alagna nel 1792 il quale ne divenne il Barone. Fu lui a iniziare gli scavi archeologici che poi vennero proseguiti dalla volontà di Joseph Whitaker, che acquistò l’isola dopo essersene innamorato. Con la collaborazione del Colonnello Giuseppe Lipari Cascio girò l’isola da cima a fondo, scoprendo tesori fenici inestimabili, ancora oggi conservati nella sua vecchia abitazione, oggi ormai diventata Museo.
L’accesso al Museo Whitaker è consentito col medesimo biglietto d’accesso all’isola. Vale la pena visitarlo in quanto al suo interno è presente il giovinetto di Mozia in marmo. Questa statua greca è avvolta nel mistero, in quanto sebbene sia greca, venne ritrovata in una provincia punica, quindi ancora oggi è complicato ricollocarla in senso artistico.
L’isola di Mozia è particolarmente affascinante, con acque basse, trasparenti e molto pulite sono il luogo perfetto per passeggiare con le gambe immerse godendosi una spiaggia e un panorama fuori dall’ordinario.
Settembre, 2023
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August 26,2019
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