Il Castello Normanno-svevo di Aci Castello fu eretto su una roccia lavica tra il 1071 e il 1081 nell’ambito della conquista della Sicilia ad opera di Roberto il Guiscardo e Ruggero d’Altavilla.
Nel 1126 il castello ospitò addirittura le sacre reliquie di Sant’Agata quando il castello venne concesso ai vescovi di Catania. Dalla fine del XIII secolo fino all’età dei Viceré il castello fu poi oggetto di una lunga lotta tra Angioini ed Aragonesi finché fu Re Martino a fare del castello la sua stabile dimora insieme a Bianca di Navarra, divenuta sua sposa nel 1402 dopo la morte della prima moglie (la regina Maria). In quel periodo il castello conobbe un breve periodo di splendore in cui furono organizzate lussuose feste e grandi ricevimenti. Nel 1412, alla morte di re Martino però, Bianca lasciò il castello a Ferdinando il Giusto di Castiglia, il nuovo Re di Sicilia.
Fu Giovanni di Castiglia nel 1416 ad ordinare una prima ristrutturazione del castello. Nel 1421 fu il viceré Ferdinando Velasquez a diventarne il Signore, fino alla propria morte. Poi il castello tornò al demanio regio di Re Alfonso.
Durante il XVI secolo il castello passò di proprietà a diversi privati, finché addirittura esso non venne adibito a prigione. Sarà solo nel XIX secolo che in castello passerà al demanio comunale. Sebbene il terremoto del 1818 provocherà danni ingenti al punto tale da non essere più utilizzabile neppure a questo scopo. Agli inizi del XX secolo il castello di Acicastello divenne deposito di masserizie e durante la seconda guerra mondiale una grotta della rupe venne usata addirittura come rifugio anti-aereo. Negli anni 1967-69 la Soprintendenza ai Monumenti della Sicilia Orientale restaurò il castello e nel 1985 al suo interno venne inaugurato un piccolo museo.
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August 26,2019
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