L’ex Fornace Penna è un perfetto esempio di architettura industriale risalente al 1912 relativamente ai Forni Hoffmann a sedici camere. Nella fabbrica si producevano diversi tipi di laterizi.
Venne costruita a posteriori del terremoto di Messina del 1908, un evento devastante i cui feriti vennero addirittura assistiti nella provincia di Ragusa, a Scicli.
A quel tempo, le fabbriche di laterizi non seguivano nessuna regola architettonica particolare dal punto di vista estetico, ma grazie al lavoro dell’Ingegnere Ignazio Emmolo venne edificata la prima fabbrica curata dal punto di vista architettonico.
Per farlo, egli partì per la Germania e studiò gli impianti, riapplicando ciò che aveva appreso sulle esigenze del ciclo produttivo dei laterizi con la pietra locale di calcare. Il risultato fu un doppio ordine di bifore eretto in un paesaggio straordinario come sfondo. Costruito sulla scogliera di Pisciotto, tutto intorno si trovavano vigneti, dune sabbiose coperte dalla macchia mediterranea e il meraviglioso mare di Sampieri.
I prodotti venivano preparati cuocendoli su fuochi alimentati da sansa, gusci di mandorle e altri combustibili solidi, mentre i fumi prodotti venivano tirati da una ciminiera a doppia camicia di mattoni. Gli operai al suo interno erano circa 100 e producevano diversi tipi di tegole, mattoni di varia misura e grondaie.
Purtroppo nel 1926, dopo soli 14 anni di attività florida, venne distrutta da un incendio doloso che fece decidere al Barone Penna di non ricostruirla.
Attualmente, a causa di speculazioni di varia natura e ai grandi vincoli imposti, la Fornace Penna non è messa in sicurezza e quindi non può essere sfruttata come si vorrebbe per crearne un polo museale.
In più occasioni è stata utilizzata come location nella serie televisiva “Il commissario Montalbano” a cui dobbiamo riconoscere il merito di averla fatta conoscere al resto del mondo.
Settembre, 2023
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August 26,2019
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