A Catania, in via dei Crociferi si trova la Chiesa di San Francesco Borgia che da agosto del 2016 rientra tra gli «attrattori del patrimonio Regionale di riconosciuta rilevanza strategica per i contesti territoriali di riferimento dei siti UNESCO».
Al suo interno, nel 1801 venne addirittura battezzato Vincenzo Bellini. Eppure la sua storia è molto lunga.
Il Vescovo riformatore Nicola Maria Caracciolo mandò i gesuiti a Catania nel 1556 al fine di promuovere la dottrina cristiana in ben 14 chiese.
Ai tempi, all’ordine gesuita, venne ceduta la Chiesa della santissima Ascensione e altri locali in prossimità del Monastero dei Benedettini. Purtroppo però, con il terremoto del 1693, tutto l’aggregato gesuitico venne distrutto.
Fu così che l’architetto Angelo Italia ricostruì il progetto nella medesima allocazione ma un pò più a valle in via dei Crociferi, tra il 1698 e il 1736, ma nello specifico, l’architetto Stefano Masuccio impostò i pilastri della Chiesa nel 1713.
La Chiesa, pianta basilicale a croce latina a tre navate divise da colonne, fu consacrata nel 1736.
All’espulsione dei Gesuiti dal Regno di Sicilia nel 1767, il complesso fu assunto al demanio borbonico e da quel momento cambiò destinazione molte volte.
Nel 1778 fu la Casa di Educazione della Bassa Gente; nel periodo tra il 1795 ed il 1804 la chiesa fu cattedrale vicaria; nel 1834 divenne Regio Ospizio di Beneficenza per le province di Catania e Noto; nel 1882 Scuola di Arti e Mestieri; nel 1890 Casa di rieducazione per minorenni; nel 1968 e fino al 2009 fu usata per fini scolastici (anche se dal 1995 venne destinato a Biblioteca regionale Catania).
Settembre, 2023
venerdì
August 26,2019
Awesome Job!
We have received your appointment and will send you a confirmation to your provided email upon approval.