Caratteristica espressione di barocco rurale del XVIII secolo sorge su via Marina, precedentemente conosciuta come via Mulinelli, strada che da Fiumefreddo di Sicilia conduce verso Marina di Cottone. Incastonato in un suggestivo giardino ricco di svariate specie vegetali insieme alle stalle e alla dimora del guardiano.
I proprietari risiedono attualmente al piano superiore della struttura mentre quello inferiore è utilizzato per immagazzinare i prodotti del fondo in cui si trova. Ogni angolo del piano superiore ha una piccola torre sfaccettata accessibile, che dona l’appellativo di castello alla struttura e alla sommità troneggia la loggia con le sue aperture ad arco.
Il nome deriva da un’ antica leggenda che narra il tentativo di rapimento dei proprietari da parte di alcuni pirati ottomani per essere venduti come schiavi sventato dall’intervento di alcuni giovani armati, che uccisero alcuni dei rapitori e misero in fuga gli altri. In segno di ringraziamento fu eretta una chiesetta vicino al castello all’ interno della quale due statue di “mori” (chiamati anche schiavi) rivolti verso il mare sembrano in attesa di essere salvati dai compagni.
Negli anni passati la struttura è apparsa in alcune produzione cinematografiche, fu scelto da Pasolini nel 1968 per “L’orgia” e, per ben due volte 1972 e 1974, da Coppola per i due episodi del film “il Padrino” che resero celebre la location in giro per il mondo.
Giugno, 2023
sabato
August 26,2019
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