All’interno del Palazzo Reale di Palermo, detto anche Palazzo dei Normanni, si trova la Cappella Palatina: capolavoro di arte arabo-normanna, nonché Patrimonio dell’UNESCO.
La Cappella Palatina, iniziata a costruire nel 1129 e completata nel 1143 per volontà di Ruggero II di Sicilia è una basilica a tre navate che si trova all’interno del complesso architettonico in cui l’ingresso al pubblico si trova sul lato ovest, proprio in Piazza Indipendenza.
La chiesa è dedicata a San Pietro apostolo. Al centro della cupola è rappresentato il Cristo Pantocratore, raffigurato in atto benedicente con la mano destra mentre con la sinistra tiene il vangelo su cui in greco è scritto “Io sono la luce del mondo, chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”.
L’aureola rappresentata è quella a croce greca, mente i vestiti sono abiti cerimoniali tipici degli imperatori bizantini. Cristo è posizionato al centro ed è circondato dagli quattro arcangeli e quattro angeli.
La Cappella Palatina è di una bellezza tale che Guy de Maupassant disse che fosse “la più bella che esiste al mondo, il più stupendo gioiello religioso vagheggiato dal pensiero umano ed eseguito da mani d’artista”; poi, Oscar Wilde scrisse che in questo luogo non ci si può sentire che “come seduti nel cuore di un grande alveare a osservare gli angeli che cantano”.
Uno dei pregi di questa opera d’arte è letteralmente il fatto che la sua bellezza sia comprensibile a tutti, come se fosse universale. La commistione di latino e greco, la facciata che si lascia inglobare dall’architettura circostante e la ricchezza contenuta al suo interno sotto forma di mosaici bizantini, corrispondono alla quantità di trasmissione narrativa che colui che si ferma ad ammirarla può percepire. Essa rappresenta la capacità di convivere di diverse culture in Sicilia, atta al permanere dell’armonia fra la sua gente.
Settembre, 2023
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August 26,2019
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