L’Antica Bottega del Puparo dei Fratelli Napoli si trova a Catania nei pressi della Pescheria.
Gaetano Napoli ha saputo tramandare un mestiere che si è rivelato di impressionante importanza artistica, culturale ed anche storica. L’arte del mestiere è stata tramandata per generazioni all’interno della famiglia, fu Pippo Napoli il primo ad imparare i fondamenti e le tecniche dai maestri ramaioli nei primi del Novecento. Il nipote, Fiorenzo, appresa l’arte, ha saputo perfezionarsi al punta tale da giungere al figlio Davide, che tutt’oggi con lui costruisce le armature.
La tradizione non si è fermata solo a Davide, a lui si è accodato anche Alessandro (con il compito dell’imbottitura e della foderatura dei busti) e Agnese Torrisi Napoli (che ne realizza i costumi).
Gaetano Napoli fondò il Teatro Etna a Cibali nel lontanissimo 1921, oltre cent’anni fa. Per circa cinquant’anni si occupò assieme alla sua famiglia di tutte le attività nei teatri popolari, portando in scena pupi di 35 chili, alti 130 cm. Ogni sera il repertorio metteva in scena le storie più amate, gettando le basi per le competenze che sarebbero state da lì a poco acquisite dai figli Pippo, Rosario e Natale. Da questi, successivamente passò a Fiorenzo, Giuseppe, Salvatore e Gaetano, figli di Natale e Italia Chiesa Napoli.
In quegli anni i Napoli ebbero i primi riconoscimenti regionali, come quello del 1931. Nel 1958 giunse anche il primo internazionale, all’Expo di Bruxelles.
Col passare dei decenni le esigenze della messa in scena necessitavano di un adattamento ad ambienti nuovi, tra gli anni Sessanta e Settanta infatti iniziò un lungo periodo di assenza di spettatori che terminò con l’idea di rimpicciolire i Pupi e di portali fuori dai teatri.
Natale Napoli, consigliato da Nino Amico, nel 1973 ridusse i Pupi da 130 a 80 cm, rendendo più agevole il trasporto e il manovraggio fuori dai grandi ambienti.
Giugno, 2023
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August 26,2019
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