Abbazia santa Maria di Maniace (Castello di Nelson)

Le origini della fondazione del cenobio sono poco chiare, probabilmente sul sito era presente un piccolo borgo fortificato di età romana e poi bizantina. Fu nominato in onore a Giorgio Maniace, inviato in Sicilia nel 1040 dall’imperatore Bizantino Michele IV per affrontare le truppe musulmane.

Venne abbandonato dopo il sisma del 1169 e ripreso nel 1172 dalla regina Margherita di Navarra che vi fondò un’ abbazia benedettina dedicata a santa Maria e ne estese notevolmente il feudo. Negli anni crebbe l’importanza anche grazie alle ricchezze dei monaci che aggiunsero nuove strutture.

La denominazione di castello è successiva alle documentazioni del 1373 in cui si parla di Fortilicium del monastero e del 1422 dove viene citato Turris. Negli anni la gestione passò dai benedettini ai brasiliani, eremiti di S. Agostino e ai francescani, come tante altre strutture del tempo venne danneggiata dal grande sisma del 1693.

Il 3 settembre 1799 Ferdinando IV di Borbone intitolò il complesso all’ ammiraglio inglese Horatio Nelson grazie al suo intervento decisivo per la restaurazione borbonica durante la rivoluzione napoletana, nominandolo duca di Bronte. Gli eredi Nelson gestirono la proprietà fino al XX secolo

Durante la seconda guerra mondiale fu sede di un comando italo-tedesco e lo sbarco degli alleati lo fece tornare sotto il controllo degli inglesi purtroppo dopo svariati danni, saccheggi e opere di smantellamento e di riduzione del latifondo originale.

1981 grazie ai finanziamenti della regione siciliana il complesso fu acquisito dal comune di Bronte, sotto la cui gestione subì diversi furti. Della struttura originale rimane ben poco: lo splendido portico in stile gotico e alcune navate, due torrette medievali e un parco all’inglese al cui interno è presente un piccolo cimitero.