La festa di San Paolo Apostolo di Palazzolo Acreide (Siracusa) si festeggia a gennaio, ma il 29 giugno di ogni anno si ricorda la data del suo martirio. La festa inizia così, con l’accensione delle luminarie della Basilica a lui dedicata.
Il sabato prima della celebrazione si ha l’usanza della svelata del simulacro. Un piccolo carro inizia a girare per il paese e a distribuire la spiga di San Paolo. Spinto dai fedeli, nel carro si raccolgono i pani votivi e ciambelle coloratissime (cuddùre), avvolte nel nastro rosso. Una volta che il carretto è pieno, il suo contenuto viene benedetto e poi messo all’asta.
Alle 13:00 si procede all’uscita ufficiale della statua del Santo dalla Basilica, la SCIUTA, al suono di mortaretti accompagnati da una tempesta di striscette di carta arrololata e colorata (chiamati ‘nzareddi). La statua cinquecentesca con la spada in mano viene poi portata a mano dai fedeli per tutta la processione. Ad un certo punto, i bimbi vengono innalzati al cielo per essere votati al santo, al fine di ottenerne in cambio la protezione.
Tuttavia la festa non finisce qui: la sera si procede ad una seconda processione, l’ultima, che precede il ritorno della statua all’interno della chiesa, tra fuochi d’artificio e musica.
Questa festa è talmente folkloristica da essere entrata a far parte del Patrimonio immateriale dell’Unesco il 27 giugno del 2002, ben vent’anni fa, contribuendo anch’essa a cambiare il volto della Val di Noto.