L’enoturismo è una forma di turismo incentrato sul vino e sulla sua produzione.
Per comprendere al meglio le caratteristiche peculiari di un vino degustato è necessario conoscere a fondo il territorio di provenienza, attraverso l’esplorazione dei sapori, dei profumi, delle tradizioni e dei costumi propri dei luoghi di produzione.
Territorio affascinante ed enigmatico, ricco di storia, arte e cultura, la Sicilia si esprime a colori forti e decisi. Dalle sfumature del blu marino profondo e cristallino, al nero del vulcano più alto d’Europa l’Etna, passando poi al giallo dei limoni succosi e al fucsia delle bouganville.
La tradizione viticola in Sicilia risale al VIII secolo quando i Greci introdussero la potatura, la selezione varietale e la coltura ad alberello. Dopo le innumerevoli invasioni e colonizzazioni di culture diverse, solo alla fine degli anni ’50 nacquero le cantine sociali, che riunivano i piccoli produttori vitivinicoli in cooperative (oggi ricordiamo la cantina Settesoli di Menfi e la Cantina sociale di Trapani). Per decenni il vino siciliano venne utilizzato come vino da taglio per la produzione di vini francesi e piemontesi, grazie alla sua forte gradazione alcolica. Fu però a partire dagli anni ’70 che cominciarono ad affinarsi le tecniche di vinificazione. I vigneti vennero riposizionati in aree vocate, si diede maggiore importanza alle varietà e cloni autoctoni di qualità, e infine venne introdotto l’uso della barrique in cantina.
L’isola del sole è stata nel tempo crocevia di grandi popolazioni. Come direbbe Pirandello, potremmo parlare di una, nessuna, centomila Sicilie, in cui ogni cultura ha lasciato un’impronta significativa nella storia siciliana.
La Sicilia è un vero e proprio continente del vino. Partendo da occidente, le principali zone vitivinicole dell’isola sono: il Trapanese, con la sua produzione di Marsala, la zona centrale che comprende Palermo, Agrigento e Caltanissetta, Messina e la zona Etnea, con terreni rispettivamente sabbiosi e vulcanici, e infine Siracusa e Ragusa, con una concentrazione di vitigni a bacca nera tradizionali.
La regione conta 1 DOCG, 23 DOC e 7 IGT. L’unica DOCG presente è quella del Cerasuolo di Vittoria DOCG, nella zona di Ragusa, prodotto con il vitigno Frappato. La provincia più importante è quella di Trapani, la cui superficie vitata è superiore a quella dell’intera Toscana.
I vigneti siciliani si distribuiscono soprattutto in collina (65%), pianura (30%) e solo il 5% in montagna. Si ha una predominanza di vitigni a bacca bianca, che rappresentano il 53% del totale. La Sicilia, inoltre, si colloca al primo posto in Italia per superficie vitata biologica, con un’estensione di 16.000 ettari. I sistemi di allevamento più diffusi sono a guyot, cordone speronato e il tradizionale alberello a potatura corta.