Sembra una battuta, la facciamo spesso qui, ma è strettamente veritiera: quando arrivi in Sicilia non sei davvero cosciente di quanto la amerai, ma per noi autoctoni è certo che andrai via piangendo. E non ci sbagliamo praticamente mai.
La nostra cultura culinaria è un melting pot di culture diverse, le abbiamo assorbite tutte, non ci siamo fatti sfuggire niente e da tutte abbiamo trattenuto il meglio. Siamo diventati dei maestri della cucina, non importa se si parli di antipasti, di primi, secondi o dolci. In realtà siamo il meglio anche nello street food e adesso ti diciamo perché.
Quando sei per strada e vuoi una cosa veloce, ma che riesca a soddisfarti, tu a cosa pensi?
All’arancin*!
A forma sferica o di cono in base al suo contenuto, l’arancin* è esattamente quel che ci vuole. Le varianti di questo piatto che ha base il riso sono pressoché infinite ormai: pollo, tonno, pistacchio, funghi, melanzane, salmone, burro, ragù…
Ovviamente menzioniamo solo l’arancin*, ma nello street food ce ne sarebbero di cose di cui parlare! Cartocciate, patè, bolognesi e tanto altro ancora.
La pasta alla Norma
Si dice che sia dedicata alla medesima opera di Vincenzo Bellini. Pasta corta condita rigorosamente con salsa di pomodoro fresco e melanzane fritte. Alla fine, immancabile la spolverata di ricotta salata.
Il Cous cous
So che potrà sembrarti strano, ma come abbiamo detto sopra, non dimenticare mai che la Sicilia ha subìto la dominazione araba ed è stato quello il momento in cui nel Trapanese si è radicata questa tradizione, al punto tale da organizzarne un Festival dedicato! A San Vito Lo Capo la tradizione vuole che sia fatto con il pesce bollito e sempre sgranato a mano dopo aver cotto in una pentola di terracotta rigorosamente bassa. I siciliani lo amano talmente tanto che te lo servono anche in monoporzione durante gli aperitivi.
La Caponata
Non a caso anche questo piatto contiene melanzane, ma con sedano, cipolla, capperi, olive, pomodoro, sale e il tocco agrodolce. Troverai diverse ricette e rivisitazioni, ma ricorda che più povera è, più originale sarà.
Il Cannolo
Non poteva mancare in questa carrellata il classico cannolo alla ricotta siciliano. La cialda arrotolata deve essere rigorosamente fritta e la ricotta vellutata e bilanciata di zucchero. È assolutamente imperdibile. Anche qui ormai i gusti si sono moltiplicati: cioccolato, pistacchio, kinder bueno e altro ancora. Mangiatene più che potete mentre siete qui, perché trasportarli non sarà mai la stessa cosa che goderne di uno seduti a guardare il mare sulla splendida costa dell’isola.
La Cassata
La cassata siciliana: un’impalcatura di bellezza e bontà. Pan di spagna, ricotta di pecora zuccherata, pasta di mandorle (detta anche Pasta Reale) guarnita con canditi coloratissimi. Preziose gocce di cioccolato sparse qua e là al suo interno. Un dolce antico, ma intramontabile.
La Granita con la brioche col tuppo
Tra siciliani ci battiamo per chi faccia la migliore e devo dire che Catania e Messina sembrano produrre le migliori sul mercato. La brioche va mangiata con criterio: il “tuppo” è la parte più preziosa, per questo viene detto che chi te lo regala, ti ama davvero! Anche la granita possiede un’anima antica e per un siciliano è praticamente impossibile fare a meno di tutti i suoi gusti rinfrescanti. Tieni presente che fa parte del patrimonio culturale e che quindi è un rito, d’estate, far colazione rigorosamente così.
Pane, panelle e crocché
Questo snack tipico dello street food palermitano è uno snack povero ma gustosissimo!
Le panelle sono fatte con farina di ceci, prezzemolo sale e acqua, mentre le crocchette con pepe patate e prezzemolo: vengono entrambe inserite in un piccolo panino con semi di sesamo!
Potremmo proseguire questa lista e andare avanti senza sosta per giorni, perché la verità è che la Sicilia ha ricchezze gastronomiche da offrire come poche altre regioni d’Italia. Ci interrompiamo così qui, lasciandoti la curiosità di venire ad assaggiare quanto più possibile durante il tuo prossimo viaggio.